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“Dietro ogni problema c’è un’opportunità”, prendiamo spunto da una celebre frase di Galileo Galilei per parlare di una delle soft skills più apprezzate nella vita e nel lavoro: il problem solving.

Quotidianamente ci troviamo a fronteggiare difficoltà o imprevisti e la capacità di comprendere l’entità del problema, e di risolverlo in maniera efficace e veloce, ci permette di portare a termine l’obiettivo prefissato. Superare l’ostacolo è fondamentale per non arrendersi e realizzare il proprio progetto, che sia di tipo personale o professionale.

Vediamo insieme cosa si intende per capacità di problem solving, provando a darne una definizione ma soprattutto a capire come svilupparla.

Problem solving definizione

Il termine problem solving è di facile traduzione e sta per “risoluzione di un problema”, una espressione generica che assume diversi significati a seconda dell’ambito in cui viene impiegata.

Che cos’è il problem solving in ambito psicologico e del pensiero umano? Qui lo analizzeremo in questa sua accezione: un’attività finalizzata all’analisi e alla risoluzione dei problemi usando determinate tecniche e metodologie.

In un mondo sempre più interconnesso e articolato, la complessità è la regola e saper gestire i problemi è diventata una dote ancor più apprezzata. Soprattutto se parliamo non dei soliti intoppi per i quali abbiamo già la soluzione in tasca, ma di tutti quegli imprevisti per i quali è necessario trovare una soluzione inedita e pensare in maniera non convenzionale.

Creatività e intuito sono doti che l’intelligenza artificiale non riesce, e difficilmente riuscirà, a replicare, per cui il possesso di soft skills importanti come queste, diventa decisivo per poter essere davvero indispensabili!

Cosa sono le soft skills

Soft and hard, in inglese si distinguono così le competenze: si tratta di skills “calde” se afferiscono strettamente alla professione che si svolge e, di conseguenza, possiamo considerarle “tecniche”.

Sono “soffici” le competenze che non hanno a che vedere con il saper fare bene quella determinata professione, bensì con le capacità personali di gestire determinate, e diverse, situazioni.

Le soft skills sono fondamentali per rapportarsi a colleghi, responsabili, clienti e fornitori nel modo migliore, ne sono un esempio:

Come acquisire le soft skills

Come acquisire le competenze trasversali o soft skills? Queste sono per lo più frutto del percorso di vita dell’individuo e delle esperienze maturate nel tempo.

Dette anche abilità naturali, queste capacità non sono solamente innate ma possono essere sviluppate. La formazione esperienziale è uno dei metodi per apprenderle: svolgere attività nella vita reale e vivere esperienze dirette può mettere in luce le nostre competenze personali.

È infatti possibile che si sia già dotati di alcune importanti soft skills delle quali, però, non siamo consapevoli. Riflettere su se stessi e individuare quelle più utili al nostro obiettivo permette di lavorare per colmare le lacune e allenare nuove abilità. Per questo è possibile seguire corsi di formazione ad hoc dedicati proprio alle competenze trasversali.

Come migliorare il problem solving

Se sei già dotato di una buona capacità di problem solving e vuoi solo capire come migliorare, potranno esserti utili percorsi formativi che ti forniscano delle tecniche. Tra gli strumenti più utilizzati per migliorare il problem solving c’è il diagramma di Ishikawa o diagramma di causa/effetto. Si tratta di una tecnica utilizzata per analizzare velocemente un problema ed è molto usata durante i brainstorming.

Il diagramma permette di studiare l’effetto in tutti i suoi aspetti (cause) in questo modo: alla fine della linea orizzontale che si dovrà realizzare si scrive l’effetto da analizzare, mentre tante linee oblique si intersecheranno con la retta e rappresenteranno una macrocategoria dei fattori da studiare.

Il diagramma è ad albero per cui si potranno creare altre diramazioni fino ad arrivare al livello di dettaglio che si cerca. La forza di questa tecnica è quella di permettere di individuare più facilmente la causa principe del problema.

Ogni fattore andrà analizzato singolarmente dando ad ognuno un ordine di priorità, se questi dovessero apparire ancora troppo complessi, si potrà procedere con un altro diagramma di Ishikawa per “segmentarlo”.

Corso di problem solving

Vuoi capire meglio come poter usare questi ad altri strumenti? Il corso di Problem solving di A me è successo può aiutarti. Lo scopo del percorso formativo è quello di fornire una guida a manager e imprenditori per sviluppare o potenziare le loro capacità di problem solving, una soft skills indispensabile per condurre un’impresa al successo.

Esistono diversi modi per approcciarsi a questa abilità e imparare ad utilizzare un metodo strutturale di analisi. Nel corso della formazione digitale, online e interattiva, i corsisti verranno accompagnati in un percorso di autodiagnosi, effettueranno giochi di ruolo e verranno introdotti alle tecniche di improvement individuale.

Il corso si struttura in fasi:

  1. la fase di analisi;
  2. la fase di pianificazione;
  3. la fase attuativa.

Nella prima parte ci si concentrerà sulla definizione degli obiettivi, l’analisi e la strutturazione dei problemi, anche attraverso il diagramma causa-effetto, per poi giungere all’individuazione della soluzione.

Nella seconda, invece, verrà definito il piano di risoluzione assegnando ruoli e responsabilità, individuando difficoltà e studiando anche un “piano di riserva”.

Infine, nella fase attuativa si analizzeranno gli effetti e si verificheranno i risultati.

Corso di problem solving Ames, obiettivi e competenze

Perché seguire un corso di problem solving? Intanto per allargare i propri orizzonti e guardare le cose da diverse prospettive, riuscendo a trasformare le situazioni critiche in opportunità.

Un percorso formativo dedicato aiuta a sviluppare un pensiero laterale per trovare soluzioni creative, aspetto che permette di far funzionare efficacemente i processi aziendali.

Un corso di problem solving, inoltre, non si limita a trasmettere questo tipo di abilità ma porta con sé tutta una serie di utilissime soft skills come:

Problem solving e management

Molte ricerche hanno dimostrato che le competenze richieste ai manager del futuro saranno molto diverse da quelle che identificavano i manager del XX secolo.

A fare la differenza sono proprio le soft skills legate alla leadership che costituiscono, già oggi, una voce del curriculum fondamentale. Nella selezione per un ruolo manageriale, o di guida di un team, oggi i capi d’azienda pongono particolare attenzione alla gestione delle risorse, alla capacità di fare team building o a quella di lavorare in squadra.  

Saper fare il proprio lavoro non basta più e non è più sufficiente seguire corsi di aggiornamento che riguardano il proprio mercato o la propria professione.

Saper pensare “out of the box” e comunicare efficacemente diventano competenze indispensabili, è tempo dunque di mettersi al passo e di iniziare subito ad acquisire e coltivare le abilità “soffici”, per non restare fuori dal mercato.